Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia del Fiume Yalu

1 maggio 1904

Il generale nipponico

Tamemoto Kuroki

Generale giapponese, nato da famiglia di antica nobiltà di Satsuma nel 1844, morto a Tokyo il 4 febbraio 1923. Entrato nell'esercito quale semplice soldato nel 1871; capitano lo stesso anno. Nel 1877 alla testa di un reggimento concorse a sedare la rivolta antiliberale dei feudatari del suo stesso clan di Satzuma. Passato poi nello Stato Maggiore, fu a capo d'una sezione dello Stato Maggiore centrale. Fece quale divisionario la campagna di Cina (1895) agli ordini del generale Oyama. Nel 1903 generale d'armata e nel 1904 membro del consiglio superiore di guerra. Allo scoppio della guerra contro la Russia (1904) ebbe il comando della 1ª armata. Dopo la vittoria da lui ottenuta nel maggio di quell'anno al passaggio del fiume Ya-lu, e dopo che fu compiuto lo schieramento delle altre armate giapponesi, l'armata del Kuroki (che frattanto aveva respinto al Mo-tien-ling due attacchi dei Russi) costituì l'ala destra della successiva avanzata verso nord e alle battaglie di Liao-Yang (agosto-settembre 1904), del fiume Scia-ho (ottobre 1904) e di Mukden (febbraio-marzo 1905) ebbe compiti di manovra di carattere risolutivo. In compenso dei suoi servigi fu creato prima barone e poi conte. Nel 1909 fu collocato nella riserva.

La genesi

A capo dell'Esercito giapponese era stato designato il Maresciallo Oyama Ivao, che aveva studiato strategia militare presso l'Esercito prussiano e dopo diversi incarichi di governo (sottosegretario agi Interni, Ministro della Guerra, capo della polizia e capo di stato maggiore) si era distinto nella guerra sino-giapponese. Contemporaneamente Togo effettuò un tentativo di bloccare l'entrata di Port Arthur affondando, nel canale d'accesso, alcuni vecchi piroscafi carichi di cemento e pietre. I piroscafi giapponesi si avvicinarono nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, protetti dalla Squadra dell'Ammiraglio Togo e scortati da cacciatorpediniere ma la reazione russa fece fallire il tentativo. L'insuccesso non impedì comunque di attrezzare una base operativa nelle isole Hall, all'imboccatura della Baia di Corea. L'Esercito giapponese fece affluire in Corea nel porto di Cinampo altre due divisioni formando la 1a Armata agli ordini del Generale Kuroki, intanto il Generale Kuropatkin inviò alla frontiera 15.000 uomini dall'interno della Manciuria. L'armata di Kuroki, che era sbarcata nei porti della Corea, aveva il compito di attaccare il distaccamento russo dello Zasulic in posizione sulla riva destra del basso Ya-lu, alla confluenza con l'Ai-ho, prima che ricevesse rinforzi. Superate le difese russe al confine coreano-mancese, l'armata giapponese doveva penetrare nella Manciuria meridionale e attendere in buona posizione sui monti, che un'altra armata giapponese, in corso di trasporto, sbarcasse sulla costa della Manciuria; tutte le forze dovevano poi procedere insieme verso nord, obbiettivo Liao-yang. Un tal piano d'invasione della Manciuria per via di terra, comportava perciò come primo atto importante un combattimento sullo Ya-lu. Questo fiume nella regione attraversata dalla strada mandarina per Feng-hwangcheng, ha un letto largo ma cosparso di isole sabbiose.

La battaglia

Appena giunto a Wi-ju il Kuroki fece occupare le isole del fiume per agevolare la costruzione di ponti militari a monte della confluenza con l'Ai-ho, ed inviò una divisione a nord per passare lo Ya-lu una quindicina di chilometri a monte. L'operazione fu compiuta senza seria resistenza del nemico e il distaccamento giapponese poté prendere posizione sul gruppo montuoso dei Kusan, di dove fu in misura di proteggere l'azione frontale del grosso dell'armata. L'attacco fu iniziato il 30 aprile con un duello di artiglierie in cui fu soccombente quella russa. Nella notte successiva fu preparato l'attacco frontale delle fanterie, che ebbe inizio all'alba del 1° maggio per i ponti presso Wi-ju, mentre il distaccamento inviato a nord, scendeva dal Kusan e, passato eroicamente l'Ai-ho allo scoperto e a guado (l'acqua arrivava alla gola dei fanti) attaccava la sinistra russa, che si vide minacciata di aggiramento. Lo Zasulic non credette opportuno impegnare la riserva generale di cui disponeva e ordinò la ritirata che fu coperta da resistenze di retroguardia intorno a Hamaon. Le perdite russe di 4.000 uomini tra morti e feriti mentre quelle giapponesi non raggiunsero il migliaio.

Le conseguenze

La Cina, nonostante la guerra convolgesse la propria regione della Manciuria dichiarò la propria neutralità, e così, l'armata di Kuroki, del tutto indisturbata, iniziava brillantemente la propria campagna.



Bibliografia:
"La guerra nell'Estremo Oriente 1904-1905", L. Dal Verme, Roma 1906
"La guerra russo-giapponese", V. Carpi, Torino 1906-07
"La guerra ruso japonesa", M. J. Lagos, Buenos Aires 1905
"The Russo-Japonese War", fully illustrated, W. Jikemura, Tokyo 1905